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30 gen 2015

ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: INCREMENTO A DOPPIA CIFRA NEL QUARTO TRIMESTRE 2014 (+19,1%). ORDINI INTERNI (+18,8%); ORDINI ESTERI (+19,3%).


Decisamente positivo anche l’indice medio annuo: (+14,7%)
 
Nel quarto trimestre del 2014, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha registrato un incremento del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 138,4 (base 2010=100). Il risultato complessivo è stato determinato dai positivi riscontri ottenuti dai costruttori sia in Italia che oltre confine.
 
L’indice degli ordini raccolti all’estero è cresciuto del 19,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2013, per un valore assoluto pari a 134,8.
 
L’indice degli ordini interni ha registrato un nuovo incremento, pari al 18,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 163,3.
 
Su base annua l’indice ha registrato un incremento medio, rispetto al 2013, del 14,7% (valore assoluto 118,5). Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle performance dei costruttori sul mercato estero (+10,1%) sia dai buoni riscontri raccolti sul mercato interno (+37,2%) che è tornato a investire in beni strumentali, sostenuto dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini.
 
“Con questa ultima rilevazione - ha affermato Luigi Galdabini presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - sono cinque i trimestri consecutivi di crescita registrati dall’indice elaborato dal nostro Centro Studi; questo fa certamente ben sperare per il prossimo futuro, considerato che la raccolta ordini si concretizzerà in produzione nei prossimi sei otto-mesi”.
 
Alfredo Mariotti, direttore generale di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha rilevato: “questi dati, insieme alle buone previsioni per il 2015, che si annuncia anno positivo per sia per l’Italia che per l’Europa della macchina utensile, come confermano i dati Oxford of Economics, sono di ottimo auspicio per la buona riuscita di EMO MILANO 2015, la manifestazione mondiale di settore, ospitata in Italia (in alternanza solo con la Germania) ogni sei anni. A dieci mesi dall’inizio della manifestazione, in programma a fieramilano dal 5 al 10 ottobre, sono già 1.100 le imprese che hanno aderito per una superficie espositiva prenotata pari a oltre 100.000 metri quadrati (95.455 mq è stata la metratura finale della scorsa edizione, 2009).
 
“D’altra parte - ha continuato Luigi Galdabini - il risveglio della domanda italiana di macchine utensili dimostra che l’industria manifatturiera del paese si sta rimettendo in modo. L’auspicio è che questa nuova fase possa trovare conferma anche nel lungo periodo, a beneficio di tutto il nostro sistema paese”.
 
“In questo senso, l’introduzione della Nuova Legge Sabatini, operativa ormai dal marzo scorso, ha avuto, e avrà, un ruolo fondamentale che va ben al di là del mero computo economico delle operazioni finanziate. Secondo la nota del Ministero dello Sviluppo economico, a fine 2014, sono stati concessi 1.048 milioni di finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti, per le 3.681 domande accettate. Dal nostro osservatorio di imprenditori possiamo dire che il valore della misura è molto più alto rispetto agli oltre 2 miliardi di investimenti finanziati fino ad oggi: esso corrisponde all’iniezione di fiducia che la Nuova Sabatini ha portato nel mercato. Per questo l’associazione si è battuta affinché la misura fosse nuovamente compresa nel Decreto Legge di Stabilità 2015 e ora accoglie con favore la decisione, inserita nell’Investment compact, che permette che il contributo statale in conto interessi sia riconosciuto anche utilizzando provvista autonoma su finanziamenti concessi dalle banche e dalle società di leasing, senza ricorrere ai fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti”.
 
“Detto ciò, occorre comunque ribadire la necessità di misure specifiche capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano. Complementare alla Nuova Sabatini dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.
 
“Infine - ha concluso Galdabini - la ripresa dei consumi di macchine utensili in Italia non è tema di interesse per i soli costruttori ma, al contrario, è e deve essere sempre di più tra le priorità del paese, la cui industria manifatturiera opera con tecnologie di produzione sempre più datate e meno performanti. Per evitare la perdita di competitività del nostro sistema paese, occorre pensare a un sistema di incentivi alla sostituzione dei macchinari obsoleti. Il provvedimento, che ha accolto il favore del viceministro Calenda, potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattutto favorirebbe l’ormai necessario ammodernamento degli impianti produttivi in risposta alle esigenze di maggiore produttività delle imprese e di adeguamento alle normative sempre più stringenti in materia di risparmio energetico e miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro”.
 
Cinisello Balsamo, 27 gennaio 2015
n. 1/15
 
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