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07 mar 2017

Accademia della Piegatura: Lavoriamo per la qualità?


Intervista a Emiliano Corrieri, docente e co-fondatore dell’Accademia della Piegatura, scuola di formazione che valorizza una figura professionale spesso poco considerata


A settembre 2016 è nata ufficialmente nella provincia di Verona, all’interno della società Triveneta Impianti, l’Accademia della Piegatura da un’idea di Emiliano Corrieri ed Enrico Pasotto - titolare dell’azienda veneta. Entrambi esperti in questo campo, cercano di attirare l’attenzione su questa particolare lavorazione, troppo poco considerata o lasciata spesso all’improvvisazione personale, puntando invece ad elevarne il livello e a raggiungere obiettivi di eccellenza.

 

Emiliano, cos’è per te la qualità?

Tutte le aziende cercano di vendere i propri prodotti elogiandone la qualità. Noi stessi, quando acquistiamo un bene, ne valutiamo il valore in base alla qualità. In un negozio nessuno comprerebbe un prodotto già rovinato, né accetterebbe di buon grado di sedere in un locale in cui il personale è maleducato e il cibo è disgustoso. Eppure mi chiedo se anche nel nostro modo di lavorare quotidiano prestiamo la stessa attenzione per elevare il livello dei nostri prodotti.

Secondo la mia opinione, il cambio di passo di un´azienda deve passare necessariamente dal cambio di mentalità di ogni singolo operatore, che deve essere conscio dell’importanza del proprio lavoro: egli infatti contribuisce a creare il buon nome dell’azienda, a renderla credibile ed affidabile presso la clientela.

 

In un mercato globale, in cui la concorrenza dei prezzi è spietata, la qualità paga ancora?

Proprio nel mondo attuale, che ci propone tante alternative a “portata di click”, è importante distinguersi e fare la differenza per fornire un prodotto unico e personalizzato. Soprattutto nel campo delle lavorazioni conto terzi, i committenti richiedono sempre più partner competenti per una assistenza che parte dal progetto ed arriva al prodotto finito. Investire in qualità significa formare operatori che sappiano interpretare le necessità del cliente e che dimostrino di saper lavorare in autonomia con serietà e professionalità.

 

Si può dire che il raggiungimento della qualità è un percorso di crescita?

Certamente. Puntare all’eccellenza implica volontà di apprendere, di ampliare le proprie conoscenze, di sperimentare nuove alternative, pur partendo dal proprio bagaglio di esperienze maturate e di prove ed errori passati. La piegatura può a certi livelli considerarsi un´arte e in virtù della sua natura pratica è soggetta ad essere interpretata secondo differenti scuole di pensiero. Ognuna di esse va rispettata in quanto frutto del lavoro personale di ciascuno, ma guai a porre limiti alla conoscenza e a “fissarsi” su metodi e tecniche superate o scorrette, solo per seguire la routine. L’umiltà di confrontarsi e di ascoltare garantisce il proprio miglioramento e quello di tutto il sistema.

La supponenza e l’arroganza sono invece nemiche della crescita culturale. E ho notato che la supponenza tende ad essere distribuita ai subordinati in misura proporzionale all´importanza della loro mansione. La sentenza "abbiamo sempre fatto così" rappresenta il manifesto della condanna alla mediocrità ad ogni livello.

Nel settore della lavorazione lamiera, l’Italia può vantare primati di eccellenza sia per la creatività che per la competenza dei suoi operatori: possiamo dimostrare che siamo in grado di raggiungere livelli qualitativi elevatissimi. Ma ognuno deve fare bene la propria parte.

 

www.accademiadellapiegatura.it

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