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01 lug 2021

Rifinanziamento e semplificazione della Nuova Sabatini


 

 

 

Il decreto legge 30 giugno 2021 n. 99 approvato dal Governo prevede, all’articolo 5, il rifinanziamento della Nuova Sabatini finalizzato al sostegno di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali. La cifra messa a disposizione dell’incentivo è pari a 600 milioni: 300 milioni di euro per il 2021, a cui si aggiungono ulteriori 300 milioni che saranno finanziati con la prossima legge di assestamento di bilancio per l’anno 2021, il cui disegno di legge è stato approvato sempre il 30 giugno dal Consiglio dei Ministri.

La norma inserita nel decreto prevede che per le domande trasmesse in data antecedente al 1° gennaio 2021, per le quali sia stata già erogata in favore delle PMI beneficiarie almeno la prima quota di contributo, il Ministero può procedere ad erogare le successive quote di contributo.

Si ricorda infatti che solo dal 2021 l’incentivo viene erogato in unica soluzione. La misura mira quindi ad equiparare il trattamento delle imprese beneficiarie della Nuova Sabatini, consentendo l’erogazione accelerata delle rimanenti quote di contributo in favore di tutte le PMI, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda e dall’importo del finanziamento.

 

Il testo dell’articolo 5 recita

Semplificazione e rifinanziamento della misura Nuova Sabatini
1. Al fine di accelerare i processi di erogazione dei contributi agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese previsti dall’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, il Ministero dello sviluppo economico, con riferimento alle domande di agevolazione presentate in data antecedente al 1° gennaio 2021 per le quali sia stata già erogata in favore delle imprese beneficiarie almeno la prima quota di contributo, procede, secondo criteri cronologici, nei limiti delle risorse autorizzate dal comma 2, ad erogare le successive quote di contributo spettanti in un’unica soluzione, anche se non espressamente richieste dalle imprese beneficiarie, previo positivo esito delle verifiche amministrative propedeutiche al pagamento.
2. Per le necessità derivanti dal comma 1 e al fine di assicurare continuità’ alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese attuate ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 8 del medesimo articolo 2 é integrata di 425 milioni di euro per l’anno 2021, cui si provvede ai sensi dell’articolo 7.

Ricordiamo che l’incentivo – introdotto originariamente con il decreto legge 69/2013 e successivamente modificato a più riprese – nasce con l’obiettivo di rimborsare alle micro, piccole e medie imprese una parte dei costi del finanziamento per acquistare beni strumentali.

La misura prevede, a fronte della concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti, l’erogazione di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti nelle tecnologie “industria 4.0”.

L’ultima legge di bilancio (178/2020) ha messo a disposizione della Nuova Sabatini 370 milioni di euro per l’anno 2021, una somma esaurita in soli cinque mesi grazie, anche, all'impennata degli  investimenti. Con questi nuovi 600 milioni che saranno complessivamente a disposizione della misura si dovrebbe riuscire a coprire senza particolari problemi il 2021.

 

Per approfondimenti: www.mise.gov

 

 

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